giovedì 30 marzo 2017

Here I stand, staring at the sun

Che cosa strana scrivere un post sul blog, è quasi come guardare un VHS o sentire la musica dal walkman, qualcosa che "sa di vecchio" ma che mette un bel senso di nostalgia, MI FA STARE BENE.

L'ultimo post risale a quasi un anno fa, non ho nemmeno idea di cosa ci fosse scritto ma sono abbastanza sicura di aver sempre riempito questo piccolo spazio di pessimismo e negatività, il che porta proprio al motivo per il quale mi ritrovo a scrivere qui, il giorno dei miei 24 anni. (in realtà sono in ritardo, brava)

Durante questo 23esimo anno di vita ho scoperto cosa significhi sognare, creare, godersi le piccole cose, aver voglia di vivere, provare vera emozione nel guardare un tramonto o cantare una canzone, godersi un buon film, un bel videogioco, musica di ogni tipo, desiderare l'avventura, provare l'impulso di salire su un treno e viaggiare verso l'ignoto, sentire il cuore davvero pieno, aspettare l'arrivo della notte, della neve, della primavera, del sole, sognare l'estate, sognare la libertà, farsi irradiare dalla luminosità degli altri.

Non so esattamente cosa abbia fatto scattare in me questo vortice di emozioni, oggettivamente la mia vita non è cambiata e la mia situazione attuale (purtroppo) è sempre quella che è, ma credo di aver davvero trovato la forza di smettere di viverla in modo così passivo. Nonostante non sappia dire con certezza come sia cominciato, so per certo che lo devo principalmente alle persone che mi sono più vicine e che voglio ringraziare di cuore per aver sempre visto del potenziale in me. Probabilmente se non fosse per loro non avrei nemmeno mai capito chi sono, cosa voglio e cosa posso essere, mi reputo eccessivamente fortunata in tutto ciò e temo che l'intero resto della mia vita non basterà mai per esprimere la gratitudine che provo.

Ho scoperto la vera amicizia, ho visto legami importanti trasformarsi completamente senza mai cambiare davvero, ho scoperto la gioia del condividere e del creare insieme, ho provato ammirazione per le passioni e i talenti altrui, sviluppato ambizione, capito l'importanza del mostrare gratitudine anche nei piccoli gesti, vissuto la gioia del parlare ore ed ore fino all'alba e di viaggiare insieme, del restare affascinata e rapita dai modi di pensare altrui, dalle loro creazioni, dai loro sogni e dalla loro forza d'animo. Circondarmi di persone che mi stimolano e mi mettono gioia è una delle cose che più mi fa stare bene. Mi ha portato a fare nuove amicizie, a recuperarne di vecchie, ma soprattutto ad approfondirne di già esistenti. Non sarei davvero nessuno se fossi da sola.

Perciò che siate nella mia vita da sempre o da poco, che lo siate ogni giorno o che siate di passaggio, che siate qui o dall'altra parte del mondo, che sappiate o meno della mia esistenza, che siate le persone più importanti della mia vita o semplicemente sconosciuti che ammiro, avete contribuito a rendermi ciò che sono ora anche solo in minima parte, e perciò siete parte del mio Sole.

Grazie per la vostra luce.



mercoledì 24 giugno 2015

#6 Una mancanza

Stavo di nuovo scrivendo 20 tweets su qualcosa che mi è venuto in mente per puro caso, e mi sono di nuovo ricordata di avere un blog, quindi butterò giù due righe qui..

Non ricordo nemmeno come sono arrivata a fare un ragionamento simile, ma voi avete mai provato la sensazione che manchi qualcosa di importante nella vostra personalità? Una caratteristica che stimate e ammirate veramente tanto nelle altre persone, ma che proprio non fa parte di voi. Ma neanche una di quelle cose che magari con l'impegno si possono ottenere, perchè sono proprio.. doti avute alla nascita. Io per esempio sento TANTISSIMO la mancanza di un qualcosa che mi renda.. stimolante? Chissà se è la parola giusta e chissà se riuscirò a far capire cosa intendo. Mi piacerebbe davvero tanto essere motivante, stimolante, una di quelle persone che ti fanno venir voglia di reagire e ti mettono in moto il cervello, o che anche solo ti ispirano. Quelle persone che ascolti e dici "Wow, ne ha di cose da dire", e rimani affascinata dal loro cervello, da come ragionano, da come riescono a interpretare o costruire determinate cose.. Riesco a spiegarmi? Vorrei essere nata con questo pregio, quello di riuscire a motivare le persone anche senza fare nulla, a stimolarle, ispirarle e affascinarle soltanto grazie a quello che c'è nella mia testa e al modo in cui lo condivido. Mi piacerebbe tantissimo anche saper parlare bene, saper raccontare le cose in modo coinvolgente, condividere esperienze o pensieri in modo che chi ascolta non riesca a staccare l'attenzione da ciò che sto dicendo, neanche per un attimo. E' proprio una mancanza che sento all'interno della mia personalità, CI STAREBBE COSì BENE... Eppure non ci sono proprio nata, c'è poco da fare. Non che non abbia pregi, non sto assolutamente dicendo questo, ma.. Quello è proprio il tocco in più che mi piacerebbe avere. Sarei curiosa di sapere se capita anche a qualcun altro di pensarci, ma ho idea che postando alle 2 di notte non ci sia nessuno a leggere..

POCO MALE, VOLEVO SOLO PARLARNE. Chissà perchè mi è venuto in mente così a caso.

mercoledì 10 giugno 2015

#5 Riflessioni inutili ma ricorrenti

Stavo per scrivere una serie di 40 tweets per parlare dell'argomento quando mi sono detta "Effettivamente ho un blog, magari è il caso di scrivere invece di intasare la Home altrui"... COSA CHE NON SEMPRE MI VIENE IN MENTE DI FARE AHAHAH. Mi rendo conto che a volte twitto veramente troppo, magari anche di cose a cui non frega nessuno.. Però qui non ho motivo di preoccuparmene, ecco.

In questi giorni sto riflettendo davvero TANTO. E' stato un periodo (e lo è ancora) piuttosto duro, da tutti i punti di vista, era tanto tempo che non mi lasciavo demoralizzare così dagli avvenimenti. A differenza delle altre volte, però, ho imparato quanto sia importante parlare, oltre che ascoltare. So che sembra una cosa ovvia e scontata, ma mi sono resa conto che prima di ora sono sempre stata condizionata TANTISSIMO sotto questo punto di vista. Ero convinta che parlare con gli altri fosse una cosa da "deboli", la vedevo proprio come una cosa sbagliata da fare, nonostante io sia sempre stata una persona che ascolta veramente un sacco e volentieri. Pensavo semplicemente che fosse giusto rendersi disponibili per gli altri, ma che bisognasse tenersi per sè tutte le preoccupazioni, reprimere, sopportare, tenerle lontane da tutto, e non farle scoprire a nessuno. Io in realtà di natura SONO una persona che parla, che cerca di condividere il più possibile, che si dedica alle persone e che muore di gioia quando qualcuno le dimostra affetto. E' solo che, per qualche motivo, negli ultimi anni ho preso un'altra via, e l'ho presa lasciandomi condizionare dalle persone che mi circondavano, o semplicemente da stupide credenze comuni.

Avete presente quel tipo di persona "fredda e sostenuta" che non dice mai niente di sè e appare soltanto come una fascinosa anima dannata e impenetrabile? Ecco, a me quel tipo di "fascino" è sempre piaciuto molto, ma non ho mai riflettuto su cosa effettivamente nascondesse. Oltre a piacermi lo trovavo semplicemente.. giusto. Superiore, in un certo senso. Sono semplicemente cresciuta con la convinzione che comportarsi così mi avrebbe resa figa e forte agli occhi degli altri, è stata una convinzione innocente. Pensavo fosse giusto e basta, preciso comunque che sto parlando degli anni passati, eh. Mi sentivo inferiore a chiunque riuscisse a comportarsi così, e provavo una vera e propria INVIDIA, perchè loro riuscivano a tenersi tutto dentro e io invece avevo bisogno di parlarne. Mi sentivo debole per questo, e quindi ho iniziato a reprimere e non parlare più, cosa che mi ha totalmente allontanata dalle persone.

Ho riscoperto solo negli ultimi mesi che cosa significhi davvero la parola LEGAME, ho imparato a ragionare con la mia testa e comportarmi semplicemente come mi viene di fare, ascoltando anche i miei bisogni. Sono una persona che ha bisogno di cercare il sostegno e l'ascolto delle persone a cui tiene, per me è davvero importantissima la loro opinione e non riesco a ragionare a mente lucida senza essermi prima confrontata con qualcuno di importante. E' una cosa bellissima che mi ha aiutata tanto, e mi viene da ridere a pensare a come la cosa fosse effettivamente scontata, solo che.. Boh, non me ne sono mai accorta. Ho passato un periodo orribile in passato, e ricordo di essermi completamente chiusa, in tutti i sensi. Chiusa mentalmente e chiusa in casa, per mesi e mesi, scoppiavo giusto quando proprio non ce la facevo più, e guarda caso, quando succedeva correvo sempre da qualcuno a parlarne. Era evidente che ne avessi bisogno, ma.. non lo capivo. E allo stesso tempo per questo motivo sono sempre stata molto sola in passato, tutt'oggi fatico a coltivare davvero un'amicizia, nonostante mi riesca abbastanza facile "socializzare". Credo che questo fosse dovuto semplicemente a ciò che ho appena detto, non esiste riuscire ad instaurare un legame vero senza che ci sia una completa apertura da entrambe le parti. Sono contenta di essere cambiata da questo punto di vista, mi sta aiutando tanto e non smetterò mai di esserne grata ,_, BEH NIENTE, volevo solo buttar giù due righe già che ci stavo riflettendo. CISSIIII
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Maira Gall